Puglia, Coldiretti: si a decreto flussi 2022 salva raccolti

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Coldiretti Puglia torna a chiedere il decreto flussi per garantire la programmazione di fronte alle crescenti difficoltà di spostamento tra le frontiere a causa della pandemia. Nei campi pugliesi, riferisce l’associazione, sono andate perse 30mila giornate di lavoro. Il contributo dei lavoratori immigrati all’agricoltura pugliese è importante nella raccolta dei pomodori, degli asparagi e dei carciofi e nelle stalle sono divenuti insostituibili. In Puglia il maggior numero di extracomunitari ha nazionalità rumena (51,18%), albanese (13,02%), bulgara (13,11%), marocchina (4,11%) e polacca (3,51%). Si tratta di lavoratori che spesso da anni collaborano con le imprese agricole pugliesi e che ogni anno attraversano il confine per poi tornare nel Paese di origine. “Un problema grave – afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia – in una situazione in cui a livello regionale viene ottenuto da mani straniere più di un quarto del Made in Italy a tavola, con oltre 38mila lavoratori stranieri che forniscono il 22,4% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore in Puglia, mentre si registrano fortissime difficoltà a reperire anche la manodopera italiana”.

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