La rimonta della cronista tv, Empoli pari grazie a Barbara Cirillo

144 Visite

“E’ un messaggio a tutte le giornaliste tv che si occupano di calcio”. Provando ad andare oltre il caso Greta Beccaglia, la serie A sa proporre anche gesti di omaggio alla competenza delle donne che seguono il campionato, come quello reso ieri sera da Aurelio Andreazzoli a Barbara Cirillo, bordocampista di Dazn.

Il siparietto tv ha spiazzato anche la protagonista involontaria: il tecnico dell’Empoli, nell’intervista del dopo partita, l’ha pubblicamente ringraziata per il ‘consiglio’ di impiegare Henderson come trequartista e non Di Francesco, dal quale sarebbe nata la rimonta dei toscani.

“Me ne avevi parlato prima – le parole del tecnico – ma io avevo fatto diversamente: poi ho cambiato ripensando a quel che mi avevi detto, e la partita ha preso un’altra direzione”. Ovvero da 2-0 per il Torino a 2-2. “Quello di Andreazzoli e’ stato un messaggio positivo”, dice Cirillo all’ANSA.

“Non ci dovrebbe essere differenza se di fronte a un allenatore c’è un uomo o una donna: personalmente, quando faccio una domanda non mi capita mai di pensare ‘oddio, sono una donna e magari sbaglio…’. Anche dall’altra parte il rispetto deve essere lo stesso: è questa la bellezza dell’episodio di ieri. Andreazzoli è stato bravo e simpatico, so che in qualche modo scherzava, non ha rimontato grazie a me: ma in quel momento ha fatto qualcosa di più: ha dato peso a quel che diceva una giornalista. E ha chiesto il mio parere”.

Barese, 34 anni, appassionata di giornalismo da quando al liceo “la professoressa di italiano ci faceva studiare sui quotidiani” e di calcio da quando il padre la portava a vedere il Bari, ha cominciato a lavorare a TeleBari da universitaria, e a seguire la squadra pugliese sette anni fa. “Poi, quest’estate la chiamata di Dazn, tre colloqui, e il lavoro da bordocampista”.

O, nel caso di ieri a Torino, dentrocampista, stando al riconoscimento pubblico di Andreazzoli. Un coinvolgimento pieno, che ha riportato Barbara Cirillo indietro nella memoria, ad anni d’oro: “Ho rivisto di recente le immagini di Galeazzi che entra nello spogliatoio del Napoli e dà il microfono a Maradona: è il sogno di tutti noi bordocampisti del 2021, rompere le regole ed entrare nel vivo, perché, come dice il mio amico Antonio Di Gennaro, il calcio è fatto di aneddoti. In questo senso, Galeazzi è il mio modello”, dice la cronista di Dazn.

Non è purtroppo un aneddoto il caso di Greta Beccaglia, oggetto di molestie da parte di un tifoso fuori dallo stadio Empoli. “Condivido in pieno quel che Greta ha fatto e detto: mi metto nei suoi panni. Alla vicenda – dice Cirillo – è stato dato il giusto risalto, sono gesti assolutamente da condannare: che siano parole autentiche o di maniera, non mi interessa, l’importante è che se ne parli”. 

Tifosa del Bari, ammira Ibrahimovic come “il più forte in attività” e Totti perché “al suo addio ho pianto, si chiudeva una pagina della mia vita da amante del calcio” e ha idee chiare sulla tattica: “Mi piace l’impostazione stile Andreazzoli, il 4-3-1-2, con un trequartista e due punte che si scambiano e non danno punti di riferimento. E’ un calcio più dinamico”. Capace anche di riconoscere se il consiglio di una donna può dare una mano a risolvere una partita.

Promo