Le due aziende fornitrici del gruppo Leonardo, la Processi Speciali srl e la Mps srl, dichiarata fallita, destinatarie oggi di un provvedimento di sequestro probatorio di componenti in metallo destinate alla produzione di fusoliere del Boeing 787, sono entrambe coinvolte in un’altra inchiesta della Procura di Brindisi per bancarotta fraudolenta e truffa aggravata.
L’accusa, che aveva portato all’arresto di tre imprenditori nel maggio 2021, era quella di aver dissipato risorse per fare viaggi in località turistiche di charme, acquistare opere d’arte e auto di lusso, svuotando i complessi aziendali di una società e chiedendo finanziamenti statali per 500mila euro.
Le due società erano state sottoposte a sequestro. A quanto fu accertato vi era stata la distrazione in danno dello Stato e dei creditori, di denaro e beni per oltre 4,5 milioni di euro.
Due degli indagati avrebbero anche sottratto al patrimonio della ditta fallita due immobili per un valore di 410.000 euro e ottenuto dal Mise una erogazione pubblica di 500.000 mila euro come microcredito.
Il sospetto, mai tradotto formalmente in un’accusa fino a oggi, è che ne avesse risentito anche la filiera produttiva e che, quindi, le criticità riscontrate alle fusoliere prodotte a Grottaglie possa essere in qualche modo collegato alla crisi delle due società.
Anche su questa ipotesi sono al lavoro i militari della Guardia di Finanza coordinati dalla Procura, che hanno proceduto al sequestro di numerose componenti, presso lo stabilimento Leonardo, a seguito di querela presentata dallo stesso gruppo il 7 dicembre scorso.
A quanto risulta, i rapporti fra Leonardo e le due aziende di Brindisi è cessato nell’aprile 2020.