Coldiretti Puglia plauda all’approvazione da parte della commissione Bilancio del Senato all’emendamento che consente il reimpianto di specie diverse dall’ulivo in deroga ai vincoli paesaggistici e ambientali per contrastare i danni provocati dalla xylella.
“Gli agricoltori pugliesi sono senza reddito da 7 anni, con un trend che rischia di diventare irreversibile – denuncia Coldiretti – se non si interviene con strumenti adeguati per affrontare dopo anni di tempo perduto inutilmente il disastro colposo nel Salento”.
Intanto oggi sono stati consegnati all’istituto tecnico agrario di Lecce gli ulivi resistenti alla Xylella per salvare l’ambiente e avviare un percorso virtuoso di formazione e ricostruzione dell’agricoltura green in provincia di Lecce.
“Il primo credito di carbonio avrà il valore aggiunto della formazione, perché con gli ulivi piantumati gli studenti potranno studiare e seguire l’evoluzione delle specie resistenti.
Con l’inquinamento dell’aria che è considerato dal 47% dei cittadini la prima emergenza ambientale bisogna intervenire in modo strutturale ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato con le essenze più adatte alle condizioni climatiche e ambientali dei singoli territori, con un occhio di riguardo alla provincia di Lecce che ha tanto bisogno di ripartire.
Un impegno importante anche per assicurare un presidio attivo contro il dissesto idrogeologico, incendi ed altre forme di impoverimento dei territori e per contrastare l’abbandono”, afferma Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Lecce.
L’obiettivo è quello di creare oasi mangia smog nelle città e nelle campagne dove respirare area pulita grazie alla scelta degli alberi più efficaci nel catturare i gas ad effetto serra e bloccare le pericolose polveri sottili.