Con il crescere della preoccupazione per la variante Omicron e l’entrata di molte regioni in zona gialla quasi la metà delle famiglie italiane (47 per cento) prepara quest’anno in casa i dolci tipici del Natale, anche per gli evitare gli assembramenti dello shopping degli ultimi giorni e garantirsi a tavola prodotti genuini delle tradizione. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè diffusa in occasione della sfilata dei dolci del Natale al mercato di Campagna amica al Circo Massimo a Roma, con le ricette realizzate dai cuochi contadini per dare consigli preziosi su come confezionare le specialità più dolci.
“La necessità di passare il tempo fra le mura domestiche legata alle misure di restrizione imposte dal Covid ha spinto al ritorno della cucina casalinga fai da te con – sottolinea la Coldiretti in una nota – la riscoperta di ricette e dolci della tradizione. La preparazione delle specialità tradizionali delle feste, anche con il coinvolgimento dei bambini, è un’attivita’ tornata ad essere gratificante per uomini e donne permettendo di impiegare il tempo al sicuro all’interno delle proprie abitazioni. Si tratta spesso di dolci le cui ricette sono tramandate da generazioni e rappresentano un vero e proprio patrimonio culturale del paese”.
Accade così che, assieme agli immancabili panettone ed il pandoro sulle tavole sono tornate anche le specialità casalinghe della tradizione contadina. Da Nord a sud del Bel Paese le specialita’ sono moltissime e tutte fortemente legate al territorio, in Basilicata non possono mancare i calzoncelli di pasta fritta con ripieno di mandorle e zucchero oppure castagne e cioccolato, in Calabria si consuma la pitta “mpigliata” con la sua caratteristica forma a rosellina (o rosetta). In Campania e’ il tempo di roccocò e susamielli, mentre in Puglia troviamo le cartellate baresi, nastri di una sottile sfoglia di pasta, unita e avvolta su sè stessa sino a formare una sorta di “rosa” impregnata di vincotto tiepido o di miele, e poi ricoperte di cannella, zucchero a velo oppure mandorle. “Da Nord a sud del Bel Paese – sottolinea la Coldiretti – le specialità sono moltissime e tutte fortemente legate al territorio”