Il sindacato Cosp si oppone all’obbligo vaccinale: pronta diffida

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L’obbligo vaccinale per le forze dell’ordine è realtà già a partire dallo scorso 15 dicembre ma, in Italia, c’è chi dice no a questo provvedimento e chiede un ripensamento. In prima linea per questo scopo c’è il Cosp, sindacato di Polizia. 

Il sindacato diffida le autorità competenti (Aifa e Governo) a procedere con l’imposizione delle norme attuali e chiede inoltre la revoca della sospensione per chi è già stato interessato da provvedimenti di sospensione dal servizio. Tale presa di posizione sarebbe motivata a causa – sostengono – di difformità rispetto alle norme comunitarie e nazionali. Si contesta, in particolar modo, il seguente estratto del comunicato Aifa, dove a loro dire emergerebbero ‘chiare contraddizioni’ in queste righe: “per quanto attiene alle numerose istanze di ostensione della prescrizione medica con riferimento all’obbligo vaccinale, si comunica che, con nota prot. STDG/CC/NM 0147737 del 17 dicembre 2021 pervenuta a questa Direzione, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha prospettato l’infondatezza giuridica e scientifica della stessa, specificando che i vaccini anti SARS-CoV-2 autorizzati all’immissione in commercio sono medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, ai sensi dell’articolo 91 del d.lgs. n. 219/2006, la cui prescrizione o utilizzazione è limitata alle strutture identificate sulla base dei piani vaccinali o di strategie specifiche messe a punto dalle regioni”.  

Inoltre, lo stesso sindacato richiede ’a causa di lapalissiane contraddizioni’ un autorevole e prestigioso parere legale e scientifico, oltre che di stilare un commento giuridico che diverrebbe parte integrante della diffida stessa.

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