“Battersi per un’agricoltura più sostenibile significa tutelare non solo l’ambiente e i consumatori, ma anche gli stessi agricoltori”. Lo dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Secondo l’ultimo rapporto diffuso dal Pesticide Action Network (PAN), una coalizione internazionale formata da 600 ONG e cittadini provenienti da circa 60 Paesi, la salute del 44% dei lavoratori agricoli del mondo è compromessa dall’utilizzo dei pesticidi.
Questi ultimi causano ogni anno il decesso di circa 11mila agricoltori, con casi in progressivo aumento. “Il dato più preoccupante è che rispetto a 30 anni fa è cresciuto il numero di lavoratori agricoli avvelenati dalle sostanze chimiche utilizzate in agricoltura”, continua Tiso. “Nonostante i tanti passi avanti registrati negli ultimi decenni dall’agricoltura e dalla tecnologia, l’utilizzo dei pesticidi fa oggi più vittime tra i lavoratori dei campi. Un chiaro segno di come il progresso tecnologico da solo non sia sufficiente per imprimere una vera svolta verde alla nostra agricoltura”.
“Sappiamo che è possibile tutelare la salute degli agricoltori ricorrendo ad alternative sicure e sostenibili, a basso costo e con impatto minimo o nullo sulla produttività. La strada maestra per risolvere il problema resta ovviamente l’agricoltura biologica, l’unica in grado di rendere l’attività agricola compatibile con la salute dell’ambiente e delle persone”, conclude.