Lo scorso 17 gennaio – in Commissione Affari Costituzionali del Senato – è stato approvato l’emendamento al decreto-legge 26 novembre 2021, n. 172, recante “Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da Covid-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali”. Il provvedimento, attribuibile ai senatori della Lega Grassi, Augussori, Calderoli, Pirovano e Riccardi, è finalizzato alla tutela di tutti coloro che abbiano riportato eventuali danni a causa di vaccinazione anti-covid.
L’emendamento, nella sua prima parte, prevede che “Per i soggetti sottoposti ad obbligo vaccinale ai sensi del presente decreto che abbiano riportato, a causa di vaccinazione per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV2, lesioni o infermità dalle quali sia derivata una menomazione permanente della integrità psico-fisica, si applicano le disposizioni di cui alla legge 25 febbraio 1992, n.210”.
La legge n.210/92 si occupa dell’indennizzo per i soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati, effettuati a seguito di obbligo di legge.
In pratica eventuali danni da vaccino anti Covid, vengono equiparati, ai fini di un risarcimento, a quelli derivanti dalle vaccinazioni obbligatorie per legge.
“Ci siamo battuti in commissione per far passare questa norma perché riteniamo che sia una norma di buon senso a tutela dei cittadini. Il nostro impegno è massimo, ogni giorno, per portare avanti tutte le riforme necessarie, per aiutare gli italiani ad uscire dall’emergenza sociale, sanitaria ed economica” – “E chiediamo, altresì, che la dotazione prevista per tali risarcimenti sia incrementata di 50 milioni di euro per l’anno 2021“concludono i senatori leghisti.
Pertanto, limitatamente a una possibile richiesta di risarcimento dei danni subito, via libera all’equiparazione di eventuali danni causati dal vaccino anti covid a quelli derivanti dalle altre vaccinazioni obbligatorie per legge.
L’emendamento da voce a chi voce e, per di più, a chi avrà una disabilità permanente.
Franco Marella