Sebbene internet sia il porto d’approdo per una infinita ricerca di ogni genere e tipo, Pornhub, è uno dei massimi siti visitati al mondo. Ma perché il porno è così incredibilmente popolare? Ci sono diversi tipi di risposta a questa semplice domanda. Mentre un certo tipo di porno è usato per entrare nel mood per attività sessuali, il più vasto uso del porno, sia da parte delle donne che degli uomini, ha la sua funzione nell’aiutare l’utente a, come dire, essere più a suo agio.
Eppure Pornhub ha subito una inchiesta giornalistica condotta “ventre a terra” da New York Times che denunciava la diffusione di contenuti che mostrano abusi sessuali, che ritraggono minori o di revenge porn (cioè i video privati diffusi senza consenso, spesso come forma di vendetta contro ex partner).Il sito hot è corso subito ai ripari cancellando milioni di video porno. Tuttavia l’utenza è numerosissima
Tanto che anche quest’anno Pornhub riportato sul proprio sito una serie di statistiche e dati sull’utilizzo della propria piattaforma nel corso dell’anno precedente.
Fra i dati e i tempi di utilizzo nei vari Paesi e le categorie più ricercate da uomini e donne c’è, come sempre, la classifica delle pornostar più cercate e viste sul sito. Sarà casuale? Non saprei ma le preferenze ci sono eccome. Continuano il loro dominio confermando la prima e la seconda posizione Lana Rhoades e Abella Danger. Le due staccano nettamente la terza posizione, anche in fatto di views.
Eva Elfie le segue a ruota, scalzando dal podio Riley Reid e facendo perdere un ulteriore posto a Mia Malkova. Interessante anche il dato sulle visualizzazioni dei video della Reid, prima nella classifica di questo parametro. Molto vista ma meno cercata, a quanto pare.
Da segnalare anche i due nomi che seguono: Jordi “El nino” Polla è l’unico uomo presente in classifica, mentre Mia Khalifa, nonostante la lontananza dai set ormai da tanto tempo, rimane un evergreen anche nel 2021. Per il momento non c’è nessun italiano/a. Saremo a corto.
Nel complesso è invece da segnalare, leggendo questi dati, un fattore non di poco conto, ovvero la quasi totale assenza del settore amatoriale. Saranno diventati più morigerati? Forse.
Un altro dato “bollente” è l’utenza. Pare, secondo Pornhub, che le donne abbiano pareggiato i conti con i maschi. Sarà l’effetto della parità di genere. A seguire pare che ci siano i cosiddetti portatori di fede religiosa, di ogni religione. Mi domando come possano i big data stabilire la condizione e l’orientamento religioso? Infine gli abbonamenti, signori miei, un fatturato da capogiro. Che l’industria del prono abbia una bilancia in attivo lo si sapeva, ma che girassero centinaia di miliardi di dollari all’anno, beh è quasi vicino alla novità.
Capitolo a parte riguarda i minori. La ricchezza del porno inguaia anche i giovincelli. Non ci facciamo illusioni e non venite a dirci “mia figlia o mio figlio, mai!” La magia di internet ammalia la maggior parte del popolo del web praticamente in mano alle fasce più giovani e, senza tanti misteri, anche i minori in lotta con le tempeste ormonali, hanno le loro pulsioni l’importante che ci sia, non dico un dialogo, ma la consapevolezza da parte di tutti che è quasi fisiologico guardare i porno, purchè la curiosità non sia la scala dello scandalo.
Prenderò spunto da un comizio di Beppe Grillo. Se dovete guardare i porno fatelo in sicurezza, navigate in siti sicuri. Cosa voleva dire il comico genovese?