Il furto del documento di identità. Un guaio e un paradosso.

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Un guaio, un grosso guaio. Non di rado per distrazione o perché vittime di azioni predatorie ci vengano sottratti portafoglio e documenti di identità.

La prima cosa, dopo aver controllato dappertutto, ci rechiamo presso gli uffici della Polizia o dei Carabinieri per sporgere denuncia di smarrimento o peggio, di furto. Dopo inizia il tuor per i doppioni: banca, uffici comunali, Aci, Motorizzazione Civile, Asl, Agenzia delle Entrate, ma la lista potrebbe essere ancora più lunga, come le imprecazioni poiché t’accorgi che la tua vita per qualche giorno è zoppa.

Ora, imprecazioni a parte, andrebbe tutto bene poiché nel giro di qualche giorno-settimana potresti riottenere il tutto. Ma il problema non è questo è quando i tuoi documenti ed effetti personali finisco nelle mani di qualche criminale incallito, figlio di una “santa” donna, che ti carpisce e deruba tutto. Una delle “magagne” preferite è, oltre che prosciugare i conti bancari,  la sostituzione di persona.

Un vero e proprio calvario per lo sfortunato di turno in forza dell’illecito utilizzo al quale viene deputato intenzionalmente e volontariamente quel documento di identità.  Un bel dì ti vedi recapitare a casa, multe stradali, raccomandate con l’intimazione del pagamento di acquisti non pagati, pedaggi stradali, rate di finanziamenti, e magari anche l’ufficiale giudiziario che con amena allegrezza ti notifica una denuncia/querela per truffa, tutta roba estranea alla tua vita eppure è così: qualcuno sta utilizzando i tuoi documenti truffando il mondo intero.

Non crediate di pensare minimamente di esibire la denuncia querela di smarrimento o di furto, è fumo negli occhi di chi ha pretese nei vostri confronti, intanto pagate, intanto vi rivolgete ad un avvocato, intanto siete costretti a subire ogni vessazione, perché c’è pure il paradosso che non vi credano:« chi lo dice a noi che Lei non era in combutta?» (Non immaginate quante volte ho sentito questa frase negli uffici di polizia o nelle aule di Tribunali)

L’unica strada che avete di fronte è sporgere di volta in volta denuncia di querela contro ignoti per tamponare la faccenda, non è che risolvi granché, ma non c’è altro modo.

Come dicevo: un guaio. Ho personalmente conosciuto persone perbene che hanno sudato le tipiche sette camice per dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati , ma hanno speso una barca di soldi. Eh già, perché cominciano a crederti quanto hai accumulato una serie di ricorsi e diverse sentenze a tuo favore, intanto il tempo passa e “l’affare si ingrossa”.

Devo purtroppo dire che le forze dell’ordine e la magistratura per questi illeciti non  è che siano proprio sul “pezzo”  perché porta via tempo e distoglie da altri impegni più impellenti. Alla fine si tratta di truffatori di piccolo calibro a chi vuoi che importi.

Tuttavia dobbiamo avere fiducia nelle istituzioni, meno nelle imprecazioni perché alla lunga fanno male alla salute, e sperare che la situazione si risolva con meno danni possibili, quindi denunciate!

 

Franco Marella

 

 

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