Ammonta a un milione di euro il risparmio per le imprese pugliesi del settore agricolo derivante dallo stop dell’uso all’aperto delle mascherine a partire dal prossimo venerdì. Lo rende noto Coldiretti Puglia, spiegando che il provvedimento riguarderà quasi 100mila lavoratori delle campagne “dove gran parte delle attività si svolge all’aria aperta con la possibilità di rispettare le distanze“. Sui costi per la prevenzione pesa, secondo l’associazione, l’obbligo del tampone per i lavoratori extracomunitari vaccinati con Sputnik o altri vaccini non riconosciuti dall’Italia che sono stati recentemente autorizzati a venire in Italia con l’obbligo però del test.
Coldiretti ricorda non solo che il contributo dei lavoratori immigrati all’agricoltura pugliese è importante nella raccolta dei pomodori, degli asparagi e dei carciofi e nelle stalle sono divenuti insostituibili ma torna a chiedere la possibilità a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani di poter essere impiegati nei campi attraverso una radicale semplificazione del lavoro agricolo.