Le minacce della Russia di tagliare le esportazioni di gas non ci metterebbero in crisi se negli anni si fosse seguita la strada della sostenibilità.La crescita delle rinnovabili elettriche è stata bloccata negli ultimi anni altrimenti ora già si userebbe meno gas per la produzione di energia elettrica.
Attualmente per liberaci dalla dipendenza dell’estero sono necessari interventi che riducano il consumo del gas mediante le energie rinnovabili anche con la promozione di innovazioni tecnologiche nei cicli produttivi e cercando -dove possibile- di elettrificare i consumi usando ad esempio le pompe di calore.
Molto importante anche per quanto riguarda i territori educare all’energia rinnovabile informando che i pannelli fotovoltaici non devono per forza essere istallati solo nei terreni agricoli ma anche nei centri storici con impianti invisibili. Non dimentichiamo l’importanza delle comunità energetiche dove i cittadini diventano produttori e consumatori dell’energia tenendo conto che l’obiettivo italiano è quello di garantire che oltre due terzi della produzione elettrica sia verde.
La crisi energetica e la minaccia russa ci faccia riflettere per abbandonare i vecchi errori e intraprendere il cammino della sostenibilità ripartendo da Mezzogiorno ricco di energia rinnovabile tanto da poter pilotare la transizione verde.
Antonella Cirese