La legge sul biologico contiene “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”
Questa è una bella notizia per il futuro sostenibile della nostra agricoltura ed in particolare per il Mezzogiorno che è leader nella produzione bio basti pensare che in molte regioni meridionali un campo su tre è bio
.La legge sul biologico si rivela una bella opportunità per il settore agricolo infatti dalla legge la produzione biologica viene definita di interesse nazionale con funzione sociale ed ambientale ed il Ministro delle Politiche Agricole avrà il compito di svolgere attività di indirizzo e coordinamento a livello nazionale, e anche in relazione all’attuazione delle direttive europee.
Inoltre la legge sul bio consentirà di utilizzare le risorse economiche per il sostegno all’agricoltura, la promozione dei prodotti alimentari e la ricerca che l’Unione europea ha espressamente vincolato all’agricoltura biologica e biodinamica.
La legge prevedendo in particolare per le piccole imprese l’agevolazione della conversione al biologico, la costituzione di forme associative al fine di favorire la filiera produttiva, corsi di formazione ed educazione al consumo biologico, la nascita di nuove aziende agricole nelle zone rurali e montane ed anche la creazione dei distretti biologici si rivela un occasione per realizzare un’agricoltura che valorizzi il territorio e il capitale umano unendo innovazione e rispetto della natura.
Antonella Cirese