“Il fondo regionale antiracket e usura istituito da una legge regionale del 2015 non funziona. In 14 anni ha gestito più di 300 pratiche. Per questo motivo sto verificando con gli uffici legali del Consiglio regionale la possibilità di modificare la normativa e rendere la somma erogata a fondo perduto”. Lo dichiara Renato Perrini, presidente della commissione antimafia della Regione Puglia, a margine della riunione di oggi.
“Ai pugliesi che fanno domanda – aggiunge – vengono erogate massimo 2.000 euro se persone fisiche e 5.000 se imprese, si tratta di situazioni tragiche conclamate e quindi ammesse non a un fondo, ma a un prestito che va restituito – senza interessi – in 60 mesi. Francamente, per una famiglia che si trova in una situazione di povertà e che è ricorsa agli usurai, avere dalla Regione 2.000 euro che deve pure restituire mi sembra un modo per non far funzionare la legge”.