“Chiediamo umilmente a voi, vescovi del Mediterraneo, di farvi nostra voce rivolgendo un accorato appello a sua Santità Kirill, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, perché interceda presso il presidente Putin per far cessare la guerra in Ucraina”. È l”invito rivolto dall”associazione culturale ”L”isola che non c”è” di Latiano, anche sui canali social.Stando a quanto reso noto dall”associazione, all”invito hanno aderito in più di cento.
A firmare ci sono – tra gli altri – Albano Carrisi, il presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana, la presidente del Consiglio regionale della Puglia Loredana Capone, sindaci non solo della Puglia, come Beppe Sala primo cittadino di Milano, rettori e docenti universitari, il presidente nazionale dell”ordine dei medici Filippo Anelli e diversi giornalisti.
L”associazione ricorda che proprio “nella ricorrenza dell”anniversario del vostro incontro a Bari su ”Mediterraneo: frontiera di pace” (19-23 febbraio 2020) e mentre eravate riuniti a Firenze per il secondo incontro (23-27 febbraio 2022), il mondo intero veniva sconvolto dalla tragedia che sta colpendo la nobile terra di Ucraina” e che “da Firenze avete fatto “appello alla coscienza di quanti hanno responsabilità politiche affinché si fermi al più presto la follia della guerra”. Ricorda, inoltre, che “il 7 luglio 2018, pellegrino ecumenico a Bari insieme ai Patriarchi del Medio Oriente, Papa Francesco aveva lanciato un forte appello per la Pace: “Chi detiene il potere si ponga finalmente e decisamente al vero servizio della pace e non dei propri interessi.
Basta ai tornaconti di pochi sulla pelle di molti! Basta alle occupazioni di terre che lacerano i popoli! Basta al prevalere delle verità di parte sulle speranze della gente!”.Nell”appello l”associazione ricorda anche che “sua Santità Kirill, in passato è giunto più volte pellegrino a Bari, accogliendo a Mosca nel 2017 una reliquia del Santo Vescovo di Mira” e che, ha affermato: “Anche se non è mai stato in Russia e non è legato al nostro Paese né per nazionalità né per cultura, è percepito da noi come un santo russo perché ha attraversato con noi tutta la faticosissima e sanguinosa storia del nostro popolo”.”Lo chiediamo nel nome del Santo Taumaturgo Nicola, “regola di fede e immagine di mitezza”, tanto amato e venerato dai popoli fratelli di Russia e Ucraina: fermiamo la guerra”, conclude l”associazione l”Isola che non c”è di Latiano.