«Ci sono cose che dovrebbero essere scontate e invece ancora oggi le rincorriamo con fatica. In alcuni casi, addirittura, sembra di fare mille passi indietro. È evidente che nel percorso del rispetto e del dialogo tra uomo e donna resta ancora molto da costruire. E questo vale per le istituzioni, per la politica, e vale anche per la scienza».
Lo ha detto la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, nel corso della conferenza stampa di presentazione del corso di alta formazione di medicina di genere voluto dalla consulta femminile regionale, in collaborazione con il dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Bari e in programma il 6 e 7 aprile a Bari.
«Scoprire che gran parte delle protesi ortopediche esistenti – ha aggiunto la presidente – è studiata sul corpo degli uomini mi ha lasciato senza parole». «Il primo impegno di questo Consiglio regionale è abbattere gli stereotipi, aprire gli occhi a tutti coloro che ragionano a senso unico aiutandoli a comprendere che la diversità è sempre un plus valore», ha continuato, evidenziando che «non devono esistere gli specialisti di medicina di genere ma ogni medico, ogni infermiere, ogni operatore sanitario, deve conoscere le differenze di genere delle diverse malattie».
Il corso, gratuito, prevede per il personale sanitario partecipante il riconoscimento di crediti formativi.