«L’architetta Dellomonaco non
solo non è stata in alcun modo aggredita, ma la registrazione mostra in modo
impietoso come ancora una volta la presidente, di fronte a concreti rilievi di
merito e al fisiologico svolgimento del confronto tra opinioni diverse,
utilizzi purtroppo un copione fisso: si altera, interrompe chi parla, lamenta
di essere aggredita, infine lascia la seduta del consiglio».
Lo dichiarano in una nota i tre
consiglieri di amministrazione di Apulia Film Commission Carmelo Grassi, Ettore
Sbarra e Giandomenico Vaccari, con
riferimento alle dichiarazioni, riportate da alcune testate giornalistiche,
della presidente di Apulia Film Commission, Simonetta Dellomonaco, «che
assume – fanno sapere i tre consiglieri – di essere
oggetto di un sistematico boicottaggio da parte del Consiglio di
Amministrazione, giunto addirittura (nell’ultima seduta) a veri e propri
episodi di aggressione».
«Tali notizie – dicono – screditano
il cda e la Fondazione. Pertanto, è bene chiarire che nulla di quanto riferito
alla stampa si è mai verificato. Sul punto vale la registrazione integrale dei
lavori del Consiglio del 13 luglio».
«La reazione ingiustificabile della
presidente – spiegano – è avvenuta allorquando, a seguito di perplessità sollevate
nella precedente seduta circa la fattibilità di una iniziativa denominata ‘Apulia
Digital Days’ secondo il modello proposto dalla presidente, è stata
esaminata una soluzione diversa, ipotizzata dagli uffici della Regione e della
Fondazione, più rispondente alle regole dell’azione amministrativa e che
sovrintendono alla erogazione di risorse pubbliche. Il comportamento della
presidente, ivi comprese le unilaterali dichiarazioni alla stampa, rivela una
modalità di conduzione delle attività della Fondazione contraria al dialogo e
sottopone la stessa ad una continua tensione che la espone a rischi di paralisi
e a danni gravi per la sua reputazione».