“Io Sud” sui sette nuovi parchi eolici a Brindisi e Foggia

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Sette nuovi parchi eolici tra le provincie di Brindisi e Foggia (più il potenziamento di uno già esistente), tre in provincia di Potenza, ed in Lucania.

Avranno una potenza complessiva di 452 MW. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il provvedimento con tanto di autorizzazione della commissione per la compatibilità ambientale e con buona pace degli ambientalisti che oramai , per questo governo, contano quanto il due di coppe con la briscola a bastone. Ci rendiamo ben conto della necessità , in quanto a fonti energetiche, di doverci svincolare il più possibile da altri Stati ,ma ciò non giustifica un’altra aggressione al nostro territorio che pagherà pegno per tre volte ovvero, per la perturbazione del paesaggio, per i costi dell’opera e perché pagherà l’energia elettrica prodotta in casa propria allo stesso prezzo delle regioni che hanno il privilegio di poter presentare ai propri turisti paesaggi idilliaci incontaminati.

Bene , questo privilegio penalizzerà vaste aree del Sud, da Mesagne a Bovino, da Ascoli Satriano a Lavello, da San severo a San Pancrazio Salentino, a Venosa, volturara Appula, Motta Montecorvino, e altri ancora… quindi qualcosa che non sembra possa passare proprio inosservata.

Il governo quindi, nell’espletamento della “ordinaria” amministrazione ha pensato fosse utile ed improcrastinabile autorizzare l’impianto di nuovi aerogeneratori , guarda caso ancora una volta proprio al Sud che già è il primo produttore d’Italia di energia verde ,che però non utilizza e quindi la esporta regalandola al Nord. Il governo oggi ha fatto una specie di scippo, forse fidando della distrazione della opposizione per il vocio elettorale.

Ancora una volta chi paga sono proprio i terroni ,ignari di questo loro ruolo messianico, asserragliati nelle loro masserie per scansare la calura estiva ma che si ritroveranno con questi mostri sulle loro teste senza che gli verrà riconosciuto neanche un kilowatt in omaggio. Non solo l’Europa ma il mondo intero chiede di essere salvato dai disastri ambientali perpetrati dai ricchi industriali….e chi lo salverà? Certo è che nessuno dei parlamentari del Sud e men che meno gli amministratori delle regioni meridionali profferisce verbo, teniamone conto!

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