L’artista pugliese Michele Macchia nella Top Ten dei migliori artisti di arte contemporanea al mondo

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L’artista pugliese
di fama internazionale Michele Macchia è stato inserito nella
prestigiosa pubblicazione “Top 10 Contemporary Artists” di WOA (World Of
Art)
che presenta e analizza l’opera di dieci maestri dell’arte
contemporanea ritenuti di notevole spicco nel panorama artistico mondiale del
2022.

 

Un’ampia gamma di
influenze, dalla performance art, pop art, minimalismo o arte concettuale alla
cultura contemporanea di 10 artisti selezionati per la qualità, ricerca e
sperimentazione del proprio operato e che amanti dell’arte e collezionisti
d’arte dovrebbero conoscere.

 

Una ricercatezza che, in un
catalogo disponibile sia come e-Book che in edizione stampata offset di qualità
museale, fra maestri internazionali (Paul Ygartua/Canada, Chan Suk On/Hong
Kong, Howard Harris/Stati Uniti, Patricia Karen Gagic/Canada, Igor Nelubovich/Russia,
Paul Grégoire/Canada, Barbara Pazzaglia/Italia, Erna Klaus/Germania, Frank
Knourek/Stati Uniti) annovera anche l’artista pugliese del colore e della
sperimentazione Michele Macchia
.

Nato a Corato, in provincia di Bari, dove vive,
Michele Macchia si è affermato nel mondo dell’arte contemporanea riscuotendo
notevoli riconoscimenti in concorsi nazionali ed internazionali, come il premio
“Artista dell’anno” assegnatogli dalla World of Art, ed esponendo le sue opere
in gallerie e musei in tutto il mondo, dalla Biennale di Venezia al Museo
Guggenheim e al MoMA di New York, rappresentando l’arte contemporanea in
qualità di ambasciatore d’arte da Dubai a Istanbul, passando da Shanghai,
Pechino e Tokyo.

 

Le sue
opere sono state inserite nei più influenti cataloghi e pubblicazioni d’arte in
Italia e nel mondo, come l’Atlante dell’Arte Contemporanea, edito da
DeAgostini, un corposo lavoro di approfondimento e di ricerca teso alla
storicizzazione degli artisti, e il catalogo “World Art Magazine” che
promuove attività culturali internazionali nei più prestigiosi musei
internazionali.

 

In una
attività artistica in continua evoluzione, che si sviluppa in tre diversi
generi, a farla da padrone è il colore: l’opera di Michele Macchia è
caratterizzata da una cromia intensa e vivace e da immagini immediatamente
fruibili, risultato di percorsi complessi che catturano l’occhio dello
spettatore e lo trascinano in una dimensione fantastica. 

 

Per Michele
Macchia la parola chiave è “ricerca”, tesa a dare forma a ciò che non esiste e
non è visibile, frutto di visioni appartenenti anche al mondo dell’onirico, i
mmagini metafisiche che sprofondano in un surrealismo di impatto
cromatico e morfologico, fondendo elementi cubisti mescolati a ritmi di colori,
forme fluide e di grande cineticità e stilizzazioni, con richiami ancestrali.

 

Dal colore
brillante, espressione di energia e passione, ad una scenografia composta da
pezzi di carta, fogli di giornali, pubblicità, manifesti che danno profondità
al lavoro pittorico e contribuiscono alla creazione di due tipi di
comunicazione e narrazione, fino al
collage
stratificato, fatto di aggiunte e sovrapposizioni, a formare più livelli di
lettura.

 

Quella di
Michele Macchia è un’arte permeata di tematiche quali l’edonismo, l’inganno e
la vanità della società attuale, dando forma ad una
maniera compositiva fatta di simboli e concettualità virtuali, che rapisce l’osservatore rendendolo complice della sua denuncia del
consumismo dilagante e della pubblicità imperante,
dell’effimero e del visionario, rivolgendo l’analisi alla degradazione
del contenuto e alla consunzione dell’immagine, destinata, proprio per sua
natura, ad un veloce esaurimento di tutti i miti fragili e evanescenti tipici
della nostra epoca,
di visione di un mondo
osservato con profondo senso critico, ma anche con sarcasmo e beffardo
distacco.

 

In un mondo dell’arte affollato, dove c’è una accanita
competizione e le tendenze cambiano ogni giorno, essere notati non è cosa da
poco e il nome di Michele Macchia fra i primi dieci maestri contemporanei della
“Top 10 Contemporary Artists” di WOA (World Of Art) dimostra come le opere
dell’artista pugliese siano capaci di comunicare con impeto attraverso
l’assoluta e originale bellezza dell’espressività. 

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