Ci sta! Ci vuole un chiarimento sulla notizia che sta facendo il giro dei social. Un conducente distratto è stato pesantemente multato perché teneva l’aria condizionata accesa con il veicolo in moto, in sosta . La notizia ha fatto il giro di internet addirittura con commenti surreali.
Apriti cielo, sono piovute reazioni indignate e tormentoni social senza capire effettivamente cosa sia accaduto. Le reazioni danno la sensazione di provocare una condivisione cieca da parte del “non lettore” –, poiché la notizia di per sé non ha nulla di strano. Eppure la legge in merito è chiara.
Il divieto in oggetto esiste dal 2007 (art. 157, Codice della Strada) e il suo obiettivo è quello di limitare l’inquinamento provocato dalle auto. Nulla di anomalo ma solo una norma di buon senso.
Ma la questione, come dicevamo prima, per certi tratti è stata paradossale, perché ci si impantanati su un punto cruciale: differenza tra sosta e fermata.
Prendiamo spunto dal sito web studiocataldi.it e una delle prime cose che si imparano durante la scuola guida è la differenza tra fermata e sosta, definizioni specificate nell’art. 157 del Codice della Strada.
Per fermata di intende la «temporanea sospensione della marcia anche se in area ove non sia ammessa la sosta, per consentire la salita o la discesa delle persone, ovvero per altre esigenze di brevissima durata».
La sosta, invece, è «la sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo, con possibilità di allontanamento da parte del conducente».
Chiaro no!!!!
Ebbene, la causa del trambusto social-mediatico sta proprio nell’annullamento della differenza nelle definizioni di sosta e fermata.
Per evitare ulteriori malintesi, lo ripetiamo: la norma riguarda i veicoli lasciati in sosta. La multa tra i 223 e i 444 euro potrà arrivare, per esempio, nel caso il conducente parcheggiasse il veicolo per andare a fare la spesa e lo lasciasse acceso e con l’aria condizionata attiva.
Potete quindi stare tranquilli: se siete fermi al semaforo o allo stop, non vi succederà niente; e nemmeno se state facendo scendere o salire qualcuno. L’importante è non fermarsi ai titoli scandalistici e leggere gli articoli per intero.
Bisogna ritornare alla scuola guida per ripetere e imparare e lasciamo stare le lauree acquisite da facebook – quelle portano al titolo accademico “diversamente laureati” .
Franco Marella