“Abbiamo tante cose da fare, ma in questo inizio di campagna elettorale ci si preoccupa un po’ di teorie. Per esempio, del fatto che qualcuno non abbia sostenuto Draghi. A destra non gliene frega niente di questa storia, il perno principale della loro coalizione non ha sostenuto il governo Draghi”.
Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiiano, ospite questo pomeriggio del podcast di Repubblica ‘Metropolis’, commenta la definizione in atto delle compagini elettorali in vista del voto del 25 settembre.
“Nei governi di unità nazionale – aggiunge – può succedere che ci siano contraddizioni da questo punto di vista. Dopodiché, quando la politica riprende il suo corso naturale, c’è chi va a destra e c’è chi va a sinistra. Abbiamo fatto fuori il M5S non perché non avesse sostenuto il governo, ma perché hanno avuto una gravissima e ‘colpevole’ incertezza nella fase finale. Mi chiedo se fosse sufficiente per eliminarlo radicalmente dalla coalizione. Abbiamo in comune con loro la transizione ecologica e tanti altri temi. Qui in Puglia, insieme a loro, avremmo vinto tutti i collegi e portato moltissimi deputati alla causa progressista”.