Muti: “bene Legge Puglia su bande, sia anche nazionale”

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«Voglio fare i complimenti alla Regione Puglia, al Comune di Conversano e al sindaco, per quello che è stato fatto per questa legge regionale e mi auguro che diventi l’inizio per una legge nazionale». È quanto ha sottolineato il maestro Riccardo Muti, da Conversano (Bari), dove ha partecipato all’avvio della manifestazione Maestri e alla presentazione della della legge regionale sulla valorizzazione delle bande musicali pugliesi.

«La banda – ha detto Muti – non è uno strumento di categoria B, non è inferiore all’orchestra, ma esegue un altro tipo di repertorio ed è lo strumento che porta la musica dappertutto: nelle strade, nelle case, e così via. È molto importante. Si pensa sempre che la banda sia inferiore rispetto alla grande orchestra sinfonica, invece la banda ha un altro compito, molto più capillare, grazie al quale non è necessario andare a pagare un biglietto che costa un sacco di soldi per entrare in un teatro».

«Io ho cominciato ad ascoltare la musica attraverso la banda. Quando dirigo l’Eroica di Beethoven, mi ricordo che la sentii suonare per la prima volta dalla banda di Molfetta. Nei Conservatori esiste anche la strumentazione per banda, che è un corso di composizione molto importante. Entrare in una banda – ha concluso Muti – è una scelta, però se le bande vengono messe nella difficoltà di vita, allora nessuno vuole entrarci, perché naturalmente alla fine del mese qualche cosa sulla tavola bisogna pur metterla».

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