Abbiamo volutamente scansato l’argomento Napolitano. Non ci siamo uniti alla retorica e siamo rimasti -come dice nell’ode dedicata a Napoleone Alessandro Manzoni- “vergin di servo encomio e di codardo oltraggio” rispettando il momento del trapasso di questo meridionale che si è trovato inconsapevolmente a trasformare la Presidenza della Repubblica in carica rinnovabile contro ogni prassi consolidata (per dirne solo una delle sue innovazioni scegliendo quella strettamente formale anche se forse la più grave sul piano sostanziale).
Né vogliamo farlo adesso; ma il Santo Padre si è recato a rendere omaggio alla sua salma e questo non è un evento secondario. Già in altri casi Francesco ha preso posizione apertamente su temi non teologici laicizzando il suo apostolato. Perché? Sa quello che fa certamente e quindi perché lo fa? Forse la Chiesa declinata nella parte Sud del Nuovo Mondo è un po’ diversa da quella di Roma? Esplicitamente vicina alla sinistra come di sinistra era il Presidente defunto? La Sua è una scelta di tipo personale? Può un Papa avere scelte di tipo personale? Non riusciamo a preconizzare le risposte.
Peraltro il già Presidente Emerito avrà funerali laici e quindi la religione cristiana ne esce se non disprezzata certamente disconosciuta dal Presidente che stiamo ricordando; inoltre il defunto in vita non sembra abbia mostrato considerazione per la nostra religione in ossequio ad un’altra fede -quasi religione- cui diceva di credere, particolarmente sanguinosa, che è stata combattuta e vinta dai Papi precedenti; può un Papa far finta di nulla? Degnare il Presidente trapassato di una preghiera papale anche diffusa dai media (cosa che il Papa dispensa spessissimo per tragedie ben maggiori) non sarebbe stata ampiamente sufficiente ad esprimere il suo dolore?
La gente vuole da una religione certezze e non tattiche. L’ecumenismo che tutti auspichiamo e che forse è la missione che fin dal primo momento Papa Francesco sembra essersi data, non è e non può essere neanche parzialmente una resa o una rilettura delle convinzioni di sempre. La Chiesa Cattolica è tale perché è di Roma cioè portatrice della sintesi del messaggio latino-greco-ebraico che è un messaggio radicato nella notte dei tempi che è universale ed eterno per definizione. Si può anche non condividere ma per la salute mentale e fisica del Pianeta è necessario che ci sia anche se solo per bersagliarlo di critiche. Anche gli avversari -come i comunisti si sono sempre professati esserlo- traggono da questa certezza la propria forza. Se si tradisce quel messaggio annacquandolo anche involontariamente si aggiunge incertezza alle precarietà di tutti i giorni di tutte le persone di tutte le fedi.
Naturalmente non stiamo dicendo che Papa Francesco ha fatto un passo falso, ma dobbiamo dire che molti non hanno capito il senso di questa visita; e particolarmente in questo momento la gente ha bisogno di capire -adesso- il senso di questo gesto; gesto vissuto in una fase storica in cui tutto accade senza che se ne sappia nulla prima, ma solo molto dopo. È quindi questo un momento in cui siamo e ci sentiamo tutti manipolati se non scippati del nostro futuro. Noi stessi non abbiamo scritto un rigo su questo funereo evento proprio perchè evidentemente non ci appartiene. E con noi quanti cristiani non avrebbero partecipato a queste esequie neanche se costretti?
Eravamo disorientati in cerca della stella polare e adesso siamo confusi. Certamente il Santo Padre ci farà capire.
CANIO TRIONE
(foto: ilgiornale)