Assolto con formula piena per favoreggiamento della prostituzione: difeso dall’avvocato Andrisano, era accusato di aver concesso in locazione due unità abitative di sua proprietà a persone che esercitavano la prostituzione.
La difesa ha sostenuto che l’uomo non fosse a conoscenza dell’attività svolta dai suoi inquilini e che, comunque, non potesse essere ritenuto responsabile per il solo fatto di aver concesso loro la locazione.
Stando a quanto si apprende, infatti, l’imputato non aveva posto in essere alcuna prestazione accessoria rispetto alla locazione al fine di agevolare concretamente l’attività di prostituzione come, ad esempio, il reperimento di clienti o inserzioni pubblicitarie.
Il Tribunale Penale di Brindisi ha accolto la tesi della difesa, ritenendo che l’uomo non avesse posto in essere alcuna condotta attiva volta a favorire l’attività di prostituzione.
La Procura aveva chiesto la condanna dell’uomo a un anno e sei mesi di reclusione e 300 euro di multa. (Fonte: AntennaSud).