Omicidio a Francavilla, indagini concluse per 8: confermate le aggravanti

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Con l’avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato a 8 persone indagate a vario titolo nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di del giovane ucciso a Francavilla Fontana, il pubblico ministero non ha solo confermato le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi a carico dei presunti assassini, ma ha anche cristallizzato le accuse legate al presunto spaccio di sostanze stupefacenti che avrebbe fatto da sfondo al delitto.

Stando a quanto si apprende, infatti, l’accusa di omicidio è aggravata dalla premeditazione e dai futili motivi: un debito di droga da 5mila euro contratto dal giovane e dalla madre con il presunto killer. Era lui, secondo gli inquirenti, a portare nell’abitazione le sostanze stupefacenti che non sarebbero state solo confezionate in dosi, ma anche consumate da madre e figlio. La donna, difesa dal suo avvocato, insieme al padre e alla sorella della vittima è citata nel provvedimento anche come persona offesa. Gli interessi della famiglia sono tutelati dall’avvocato di fiducia.

Il giovane che ha confessato l’omicidio ma respinto l’accusa di premeditazione,  è difeso dal suo avvocato. Per il 21enne si attende l’esito del ricorso in Cassazione sull’ordinanza del Riesame dello scorso giugno. In camera di consiglio partecipata, in programma per il prossimo novembre, la suprema corte si esprimerà definitivamente sulle aggravanti a carico del giovane indagato. (antennasud)

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