«Le immagini non lasciano dubbi e impediscono equivoci interpretativi. L’assenza di ‘pietas’ nell’occasione è evidente e configura una condotta che offende e ricusa qualsiasi valore etico e sociale, negando il rispetto per la dignità dovuta al corpo di un defunto». Lo afferma Arturo Antonio Oliva, presidente dell’Ordine dei Medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Brindisi a proposito della notizia di una operatrice sanitaria che ha pubblicato sui social una foto che la ritrae nell’obitorio dell’ospedale Perrino di Brindisi con ago e filo chirurgico in mano dopo aver ricucito l’addome di una salma appena sottoposta ad autopsia. Il fatto era stato criticato anche dal presidente della federazione degli Ordini dei Medici Filippo Anelli. «Una triste vicenda”, la definisce Oliva, portata alla luce “da articoli giornalistici, non smentiti”. Le foto non ritraggono il cadavere, secondo chi ha avuto modo di vederle. L’Omceo “stigmatizza e condanna l’episodio – prosegue Oliva – a prescindere dalla competenza e /o appropriatezza professionale dell’autore».
«L’Omceo di Brindisi – continua Oliva – si sottrae alla disputa circa l’appartenenza dell’autore ad una categoria professionale piuttosto che ad un’altra ma rimane attonito di fronte a tale comportamento che offende, indistintamente, tutti i professionisti della salute impegnati quotidianamente a cercare di lenire ed attenuare sofferenze fisiche e psichiche dei malati e delle loro famiglie e a garantire, sempre, la dignità dovuta alla persona, anche quando defunta. Oltre alla mancanza di buon gusto, richiamata dal presidente della federazione nazionale dei medici dottor Filippo Anelli, registriamo la profonda indignazione e amarezza dei tanti operatori sanitari che ogni giorno, con professionalità e decoro – sottolinea Oliva – affrontano le varie fasi dell’assistenza sanitaria nelle strutture della provincia e che hanno sentito il dovere deontologico e la necessità morale di dissociarsi ufficialmente. L’Omceo di Brindisi attiverà ogni azione utile alla difesa ed alla salvaguardia del decoro della professione, a partire dalla convocazione, urgente , di tutti i medici del servizio di Anatomia Patologica del Presidio ospedaliero ‘Perrino’ di Brindisi». (foto Il Giornale)